Pridnestrov’e

Finalmente Transnistria!

Sarebbe ipocrita dirvi che quella sottile striscia di terra che divide l’Ucraina dalla Moldavia, chiamata Transnistria, sia un luogo bello e appetibile a degli occhi distratti. La Transnistria è brutta, ma di quella bruttezza che riesci a by-passare poiché sai benissimo di essere dentro la storia.

Una meta desiderata da tanto tempo perchè rappresenta tra gli Stati indipendenti de facto, non riconosciuti dai Paesi membri dell’ONU, l’esempio più lampante.

Partita da Chisinau, capitale della Moldavia, ho attraversato la frontiera varcando ben tre controlli, uno dei quali russo che si è assunto la responsabilità di “placare gli animi”. Se poi si considera che, il territorio è senza alcun ombra di dubbio una roccaforte russa in territorio europeo, questo piccolo particolare rende il tutto più grottesco.

Esplicarvi la storia della Transnistria in poche righe è pressochè impossibile, un dedalo complicatissimo di dominazioni che si sono succedutesi nei secoli e che però, nel 1990 vide la svolta: dichiarò unilateralmente la propria indipendenza come Repubblica Moldava di Pridnestrov’e.

Le dominazioni passate sono tangibili nell’architettura, nel cibo e nell’aria. Un piccolo esempio della storia tumultuosa della Transnistria, lo si può fare vedendo un lato del municipio di Bender. L’edificio è ancora crivellato dai colpi di proiettile sparati durante la lotta all’indipendenza. Bender nasconde poi, un mercato rionale davvero singolare, il tempo si è fermato agli anni ’80 con le bancarelle di dolciumi sfusi e il macello a vista.

La gita prosegue a Tiraspol, capitale del “paese” e città che nasconde davvero tante chicche. Una carro armato posizionato al centro di Piazza Suvorov da cui poi parte un maestoso memoriale per le vittime del conflitto con la Moldavia. Un respiro a pieni polmoni di un passato sovietico immutato e che sembra così lontano dalla storia europea.

Per me, grande appassionata di stati a riconoscimento limitato è stata di certo un’esperienza senza eguali. E poterlo fare nel periodo del conflitto russo-ucraino è stato illuminante e istruttivo.

Le curiosità legate a questo territorio sono moltissime, ma leggendo in internet, voglio sfatarvi tutte le assurdità che ho letto nei mesi precedenti. La Transnistria non è assolutamente un luogo più pericoloso di altri, anzi, ho avvertito un clima mite e disteso nonostante fossi a soli 20 km dal confine ucraino.

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